Citazione:IanSolo ha scritto:
Nel caso della vecchia posata d'argento indicata da Piervittorio si possono fare alcune osservazioni, la prima e' che questa 'tecnica' funziona benissimo ma richiede del tempo per attivarsi a pieno perche' l'argento metallico deve prima disciogliersi (reagendo con gli ioni acidi presenti in tracce in tutte le acque) fino a raggiungere la concentrazione attiva, si puo' abbreviare questo tempo aggiungendo,insieme all'oggetto, una dose di argento gia' disciolto o in forma solubile, la seconda osservazione e' che l'argento delle posate non e' puro ma contiene percentuali piu' o meno alte di altri metalli di cui il piu' comune e' il rame che e' anch'esso un discreto biocida (pensiamo alle antivegetative) che aiuta a mantenere sterile l'acqua (per il controllo della Legionella nelle acque si addiziona all'Argento Cloruro una quantita' quasi decupla di Rame Cloruro) e questo non e' male, anzi!
L'unico inconveniente puo' essere la presenza di Nikel o Piombo nella lega, metalli che possono dare rispettivamente problemi di reattivita' nei soggetti allergici il primo e tossicosi nel caso del secondo ma si tratta di problemi molto rari vista la bassissima concentrazione cui possono arrivare (cautela va usata se per esempio il manico della posata fosse in Peltro).
Tutto correttissimo... tuttavia il classico argento 925 (basta vedere il punzone per averne certezza) delle posate della nonna credo abbia il 92.5% di argento ed il 7.5% di rame, mentre non vi dovrebbero essere tracce di zinco o di piombo, se non in superficie quale residuo di attività di 'lucidatura'...
L'acqua prodotta dai dissalatori mi pare sia abbastanza acida (ph basso), dunque ipotizzo che l'effetto biocida si inneschi prima. Forse con l'acqua del rubinetto potrebbero essere effettivamente necessari tempi più lunghi... ma iniziare a lasciare un vecchia posata sul fondo del serbatoio dovrebbe essere una pratica che ogni vecchio marinaio effettua un minuto dopo l'acquisto della barca!