La cosa più probabile e che ovviamente non ha implicazioni etiche, come sembra che pensiate tutti, è che la gestione del processo di passivazione sia aumentata di costo in maniera drammatica a causa del trattamento speciale imposto dall'uso di prodotti chimici pericolosi.
A causa di questa situazione il fornitore ha deciso di non dare più quel servizio, che magari è necessario solo in certi casi.
Questo permette di tenere il costo e il prezzo più basso.
Immaginate la scena: g&g dice che la passivazione costa 500 euro perché devono ammortizzare (giustamente) il costo e il cliente risponde "eh, figa, per due pennellate di acido? Ce le do io in giardino!".
(05-09-2023 09:49)glb47 Ha scritto: [quote='Dato' pid='439508787' dateline='1693842690']
Un aggiornamento.
Mi ha appena chiamato la ditta in questione, telefonicamente, a seguito della mia domanda di chiarimenti.
Mi e' stato spiegato che in effetti vi e' una differenza tra i vecchi sartiami ed i nuovi, proprio sulla passivazione post-produzione. Le nuove regolamentazioni limitano l'uso di prodotti passivanti, e quindi occorre essere piu' pazienti che un tempo per dare modo al materiale di "auto-passivarsi". Mi e' stato confermato che non vi e' alcun rischio di erosione e degradazione dei giunti.
Hanno dedicato tutto il tempo necessario per spiegarmi bene, in maniere estremamente cortese e, devo dire, convincente.
Anche io ho avuto le stesse delucidazioni e mi sono sembrate plausibili
Uso il termine "plausibili" perché le nuove normative (nazionali, europee, non lo so) speso non sono "intelligenti" anche se si prefiggono un "obbiettivo intelligente"
Limitare l'uso dei passivanti in fase di produzione, dove un fenomeno di inquinamento e/o di rischio anche per gli addetti è più facilmente controllabile, per poi dover intervenire in una fase successiva rischiando un possibile "inquinamento diffuso" ne è un esempio
Un'altra possibile lettura, purtroppo statisticamente più consolidata, è che si limiti l'utilizzo di un prodotto inquinante in fase di produzione per non aggravare i costi interni (di depurazione e/o sicurezza in questo caso) che vanno poi ad incidere sul prezzo finale del prodotto (ahi ahi ahi!! È il mercato; quante volte ce lo sentiamo dire!!)
Adesso aspetto che arrivi il materiale, poi vedrò come procedere e quali risultati verranno raggiunti; sicuramente un intervento "a posteriori" ha dei costi, anche economici, che non possono e non devono ricadere sull'utente finale per un evento preventivabile (esperienza pregressa in loco) ed a pochi mesi dalla fornitura (garanzia)
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