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Restauro timone - Versione stampabile

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Restauro timone - poltro71 - 30-06-2015 23:56

Dopo aver alato il mio panettone per rifare il ciclo di verniciatura dell'opera viva, ho trovato questa bellissima sorpresa: più o meno mezzo timone si è inzuppato di acqua a causa di un'infiltrazione, mandando in malora buona parte del compensato marino.

Dopo aver scoperto buona parte dell'area dalla vetroresina di rivestimento per quantificare il danno, mi ritrovo ora nel dubbio: provo a restaurarlo o mi devo rassegnare a farlo rifare?
Ovvio che la seconda sarebbe l'opzione migliore, ma i preventivi che ho sentito vanno dai 1000 ai 2000€ 2222

allego qualche foto per avere un consiglio...ed invoco clemenza...39



In pratica la parte più compromessa è (stranamente) quella sopra la linea di galleggiamento. Da poco sotto la linea, fino all'estremità della pala, il legno è perfetto.

Per ora ho interrotto la "scarnificazione" perchè ho pensato che fosse il caso di fare un calco del profilo prima di procedere.


RE: Restauro timone - cormax66 - 02-07-2015 20:33

prendi le misure e fallo nuovo , il mio consiglio spassionato


RE: Restauro timone - Novecento - 03-07-2015 06:49

Mmh 91 la vedo dura da riparare anche se con epoxy e la miriade di additivi si potrebbe anche fare, rifarlo sarebbe molto più "esaltante" Smiley2
Bob


RE: Restauro timone - poltro71 - 03-07-2015 10:20

Quello che mi terrorizza nel farlo nuovo è la parte immersa (che è quella che ancora si salva). Dovrei ricreare con precisione le linee d'acqua completamente a mano ed "a occhio".

La parte superiore invece non è smussata. E' un pannello di okumè da 3 cm di spessore.
La mia idea sarebbe quella di tagliare il timone nel punto in cui finisce la parte compromessa (dopo averne preso la sagoma e le misure adagiandolo su un compensato sottile).
Nella foto si può vedere la linea rossa che separa idealmente le due zone.

Acquistare un pannello di compensato sagomando la parte superiore.
Incollare le due parti mantenedo una buona superficie di sovrapposizione (tipo 10 cm) che creerò tagliando i margini longitudinalmente con un seghetto vibrante (tipo il vibrarazer).
Avrò quindi due superfici complementari di 1.5 cm di spessore l'una che incollerò con resina epoxy.
La cosa più difficile sarà creare questa giunzione in modo da mantenere perfettamente in asse la parte sopra con la parte sotto.

E' una follia? Sadsmiley


RE: Restauro timone - poltro71 - 03-07-2015 10:23

Se, però, qualcuno ha qualche idea da suggerirmi per rifarlo nuovo, linee d'acqua comprese, alla portata di un "praticone", io mi ci metto. Smiley4


RE: Restauro timone - AIRONE - 03-07-2015 12:32

Ho da poco finito di rifare la pala del timone del mio show29.
Ho tolto lo strato di vetroresina con cui l'avevo ricoperto circa 20 anni fa, scoprendolo inzuppato di acqua.
Ho messo in luce una delle 5 bandiere saldate all' asse per controllare almeno una delle 5 saldature che ho trovato in ottimo stato.
Dopo intenso lavaggio con idropulitrice e 2 giorni di immersione in acqua calda e dolce, è rimasto 15 giorni in deumidificazione.
Ho iniettato epossidica per riempire completamente i vuoti tra compensato e lame-asse, ricostruito le parti in legno mancanti, interposto fra asse inox e legno o-ring annegati in silicone.
Ricoperto il tutto con 3 mani di resina epossidica date a ciclo continuo.
Credo di aver fatto un buon lavoro (pala e asse ora sono solidali), spero che il legno ora rimanga asciutto e sono contento di non averlo fatto nuovo.
Ora sto rifacendo nuove le femminelle, che per me è il lavoro più impegnativo.
allego foto di prima - durante e dopo.
B.V.
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P.S.:
La scelta di questa operazione l' ho fatta attingendo non solo alla mia (poca) esperienza ma anche alle informazioni trovate in questo forum.


RE: Restauro timone - poltro71 - 03-07-2015 13:08

Davvero uno splendido lavoro! Complimenti.
Sono post come questo che incoraggiano un principiante a darsi da fare.

Una cosa non ho capito: per scoprire in quali punti occorreva iniettare la resina, sei andato "a naso" o sapevi già con precisione dove si trovavano i rinforzi laterali in acciaio? Bella l'idea dei mozziconi di sigaretta Smiley4

Ma poi lo lasci a vista o lo rilamini con la VTR?


RE: Restauro timone - AIRONE - 03-07-2015 15:20

Ho capito che in fase di costruzione, le due facce di legno erano state fresate per ricavare lo spazio destinato allo spessore delle lame.
Probabilmente per evitare che la pala si sfilasse dalle lame erano stati praticati in corrispondenza 2 fori passanti per ciascuna lama e tappati poi con 2 spine.
Avevo quindi il riferimento della larghezza della lama messa in luce ed il centro della stessa.
Non è stato difficile forare con una punta sottile e scoprire per tentativi la parte vuota da riempire.
La foto mostra le 2 spine e la parte interna di pala fresata.

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Non ho rinforzato il timone con lana di vetro, per non allargare troppo lo spessore, come avevo fatto la prima volta e spero che 3 mani di epossidica + stucco siano sufficienti ad evitare infiltrazioni di acqua.
Dovrò ripristinare dei fermi corsa per evitare che la pala si appoggi allo scheg e rompa la barriera di resina.
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B.V.


RE: Restauro timone - Cosmo - 04-07-2015 12:48

Il problema è che il timone di Poltro è compromesso proprio sotto l'agugliotto basso, nella zona di maggior sforzo... e probabilmente è marcito lì e non altrove proprio per questo motivo.
questo mi farebbe riflettere seriamente... le probabilità che sia "criccato" sono alte.
è vero che l'epox è un gran materiale, ma se ti limiti alle aree danneggiate non credo proprio che avrai un rinforzo strutturale. come minimo dovresti fare un paio di giri di fazzolettatura con tessuto. ma bisogna sempre capire in che condizioni è il compensato, che è molto più traditore del legno massello... tra "visibilmente marcio" e "buono" ci sono molte sfumature intermedie, non tutte affidabili come resistenza.
farne un calco e rifarlo in resina sarebbe probabilmente la soluzione migliore, ma anche un lavoro lungo e complicatuccio
Ti butto lì un ipotesi un pò sperimentale, ma anche semplice, io farei così... potresti scavare degli scassi generosi su entrambi i lati del timone (qualcosa come 50 mm di larghezza x 10 mm di profondità e per tutta l'altezza della pala o quasi), da riempire con resina e tessuto. dopo aver fatto il primo lato potresti anche fare qualche bel buco tra i due scassi per creare punti di contatto tra le due laminazioni e rendere il rinforzo ancora più strutturale.

@Airone
tu hai fatto un bel lavoro, ma la tipologia di timone è completamente differente: tu hai un asse in acciaio (e dal timone direi anche skeg) che reggono gli sforzi, quello di Poltro è "autoportante" e molto più a rischio rottura!


RE: Restauro timone - poltro71 - 04-07-2015 17:43

Grazie del consiglio Cosmo; ad inserire del materiale di rinforzo all'interno del compensato ci avevo pensato, però prima volevo aspettare di vedere le condizioni globali del timone.

Oggi ho portato a nudo tutta la parte della pala sotto la linea di galleggiamento e sembra essere in ottime condizioni.
Il legno è perfettamente asciutto e compatto ed ho fatto una fatica bestia a togliere la fibra di carbonio che lo rivestiva (chissà poi perchè il carbonio su un barchino da crociera :smiley6Smile.

La mia idea continua ad essere quella di eliminare con un taglio netto tutta la parte superiore e rifarla con del compensato nuovo da 30 mm come l'originale
ed unirla alla vecchia pala tramite due lembi di legno sovrapposti (opportunamente dimezzati nel loro spessore).
Con un'ampia superficie di incollaggio ed un rivestimento in VTR che fascia il tutto la resistenza dovrebbe essere notevole no?

Ecco le foto della pala... e ditemi se buttereste via una così bella forma Smiley20

Tra l'altro...non si tratta di un comune compensato a strati paralleli e incrociati da quello che ho notato.
Se notate, nella parte alta della foto di sx, sono state incollate e sagomate delle traverse di legno che lavorano in direzione opposta alla parte anteriore (lo si nota bene sulla punta, dove le fibre seguono la curvatura della pinna).
E chi me la rifà una pala così?! :-)


RE: Restauro timone - capatosta - 04-07-2015 20:05

(04-07-2015 17:43)poltro71 Ha scritto:  Ecco le foto della pala... e ditemi se buttereste via una così bella forma Smiley20
......
E chi me la rifà una pala così?! :-)

Io integrerei le parti mancanti e/o ammalorate con resina epossidica eventualmente caricata con qualche materiale inerte e poi rivestirei il tutto con due o più strati di fibra di vetro e resina epossidica e starai bene per i prossimi 40 anni...

ciao
capa


RE: Restauro timone - shein - 04-07-2015 20:57

Occhio che se tagli la testa poi diventa un lavoraccio riuscire a ripristinare l'allineamento corretto con la nuova.
Io inizierei con l'asportare tutto il legno fattosi tabacco per poi valutare se/come/quanto ricostruire


RE: Restauro timone - Cosmo - 04-07-2015 22:18

(04-07-2015 17:43)poltro71 Ha scritto:  Oggi ho portato a nudo tutta la parte della pala... ed ho fatto una fatica bestia a togliere la fibra di carbonio che lo rivestiva (chissà poi perchè il carbonio su un barchino da crociera :smiley6Smile.

Arrgh! 2222 ho paura che tu abbia fatto una pessima mossa...
il carbonio mi sa che non era lì per bellezza e anzi poteva pure essere la parte più strutturale. in pratica può essere che sfruttasse il compensato come core del sandwitch...
adesso, non conosco il panettone nello specifico, ma se il timone usciva così di cantiere, l'hai indebolito brutalmente. Come scrivevo prima quel tipo di timone viene sottoposto a sforzi notevoli (soprattutto nel punto che hai trovato marcio), non credo che il solo compensato sia abbastanza robusto!
poi, guardando meglio la tua pala: è stretta e profonda, ed ha pure una leggera compensazione... a me dà proprio l'idea di un timone reattivo e che fa tanta tanta leva.
se ti affidi solo al legno (per di più compensato...) sei a rischio rottura.
adesso mi sa che una bella resinatura non te la toglie nessuno! IMHO


RE: Restauro timone - poltro71 - 05-07-2015 00:06

Lo strato esterno di carbonio lo dovevo togliere per forza, per vedere fino a che punto arrivava il marcio e già sapevo che non era lì per bellezza.
Tra l'altro...sti ca..i quanto è resistente quel materiale!

Non ho mai pensato neppure per un momento di lasciare il compensato a vista; alla fine dei lavori ho intenzione di rilaminarlo, anche se, anzichè carbonio, metterò VTR. Un pò meno robusta e più pesante, ma molto più leggera per il portafogli. Esattamente come proposto da capatosta.

Il carbonio avrà anche fatto un ottimo lavoro, ma, come hai giustamente notato, nella parte di maggior sforzo era l'unica cosa che teneva insieme il timone: il compensato era ormai segatura.
Forse avrei potuto lasciarlo al suo posto nella parte più bassa, ma avevo esigenza di valutare le condizioni del legno nella pala.

Concordo poi totalmente sulle caratteristiche del timone: estremamente reattivo; la barca si muoveva come una deriva. Per questo non lo vorrei cambiare. Tra l'altro, non so se sia il timone originale del panettone, perchè l'ex proprietario, nel riallestire la barca, ci ha messo moltissimo del suo.

E concordo, purtroppo, con shein...il lavoraccio sarà riuscire a riallineare non solo la parte alta con la bassa, ma anche il sistema di aggancio agli agugliotti. Forse per quel lavoro mi rivolgerò ad un artigiano (se lo trovo), sperando in un costo contenuto, visto che gran parte del lavoro sporco l'ho già fatto io.

Grazie per i preziosi consigli e
Vi terrò aggiornati. Smiley53


RE: Restauro timone - Cosmo - 05-07-2015 01:33

Ok, se sei già convinto di resinare è diverso... ma allora non hai bisogno di rifare la testa: togli bene tutto il marcio, ricostruisci con resina caricata, e poi lamini sopra, al limite metti un paio di pelli in più nella zona incriminata.
non complicarti ulteriormente la vita, già non sarà così facile fare una bella laminazione con quelle forme...
a meno che non vai di sottovuoto...


RE: Restauro timone - poltro71 - 05-07-2015 13:54

Sono andato avanti col lavoro di rimozione delle zone umide ed ad un certo punto mi sono fermato perchè ho incontrato parti di legno che, benchè umide, avevano conservato la loro struttura (in pratica non si sbriciolavano come le altre).
Forse queste basta farle asciugare e basta no?

Comunque, alla fine, ecco come si presenta il timone nella prima e seconda foto.
A questo punto direi che non vale la pena rifare completamente la testa no?
Potrei riempire lo spazio mancante con dell'altro compensato e riempire i buchi con stucco. Ho lasciato la vecchia copertura in VTR su un lato in modo d'avere una superficie d'appoggio per il pezzo da aggiungere.

Ho poi scoperto che la vecchia laminazione non è stata fatta con carbonio nella classica trama a fibre incrociate, ma con della fibra di carbonio formata da fasci paralleli unidirezionali che, in pratica, decorrono solo in senso longitudinale dall'alto al basso (vedi foto), come rinforzo a contrastare la piegatura del timone sotto sforzo.
Questa fibra è stata poi ricoperta con normale VTR incrociata.
Tra l'altro, la fibra è stata messa solo a mò di sandwich, con due grossi fazzoletti che impiallaciano il timone sui due lati, ma che non lo avvolgono mai.
Anche in questo caso, credo, per contrastare la piegatura del timone sotto sforzo.

Ma secondo voi quelle fibre di carbonio sono indispensabili? O basterà la VTR? Se sono indispensabili metto una mano sul cuore (e sul portafogli) e le ricompro.
Per il resto...qualunque suggerimento vi venga in mente non è solo ben accetto, è vitale! Smiley53


RE: Restauro timone - cormax66 - 05-07-2015 21:27

Ciao
ti consiglio di rimettere le fibre unidirezionali , non è una spesa enorme anche se le metti in carbonio , ma la resistenza a fatica è nettamente superiore alla fibra di vetro .
Se vuoi optare per la soluzione più economica metti dell'unidirezionale di vetro e puoi aggiungerci uno stato di bidirezionale +/- 45 gradi che fasci tutta la zona per dare una resistenza anche a torsione del timone.
La cosa fondamentale qualsiasi soluzione tu voglia utilizzare vetro o carbonio è che il sandwich deve essere assolutamente stagno , l'acqua non deve entrare mai


RE: Restauro timone - poltro71 - 08-07-2015 11:48

(05-07-2015 21:27)cormax66 Ha scritto:  Ciao
ti consiglio di rimettere le fibre unidirezionali , non è una spesa enorme anche se le metti in carbonio , ma la resistenza a fatica è nettamente superiore alla fibra di vetro .
Se vuoi optare per la soluzione più economica metti dell'unidirezionale di vetro e puoi aggiungerci uno stato di bidirezionale +/- 45 gradi che fasci tutta la zona per dare una resistenza anche a torsione del timone.
La cosa fondamentale qualsiasi soluzione tu voglia utilizzare vetro o carbonio è che il sandwich deve essere assolutamente stagno , l'acqua non deve entrare mai

In effetti le fibre di carbonio unidirezionali hanno un costo più che abbordabile, quindi credo le metterò.
Dopo un'attenta analisi del timone, però, ho capito che il danno è stato causato da un vizio di costruzione. Un punto debole che nessuna fibra in carbonio avrebbe potuto eliminare.

Se osservate la foto allegata, risulta chiaro che tutta la forza flettente esercitata sulla pala, si scaricava maggiormente in un punto (la zona segnata in rosso). Quel cilindro in alluminio, che va incernierato alla boccola della barca, era legato alla struttura in legno solo da stucco sui lati e da una fazzolettatura di VTR e carbonio avvolgente.

Quindi, ogni volta che la pala veniva flessa a dx o a sx, si aveva un progressivo distaccamento di quella fazzolettatura dal legno sottostante, fino a creare una via di ingresso per l'acqua Smiley26

Per risolvere questo problema, pensavo, una volta ricostruito e rilaminato il tutto come prima, di aggiungere una lamiera di acciaio che avvolga il cilindro e si prolunghi sui lati, con fori passanti stretti da viti (ovviamente il tutto sigillato, anche se la zona è comunque emersa).
Questo dovrebbe essere sufficiente a meglio distribuire lo sforzo dalla boccola a tutta la larghezza della pala antistante la boccola, che dite?


RE: Restauro timone - cormax66 - 08-07-2015 20:05

potrebbe essere un idea , attenzione ad unire troppi materiali


RE: Restauro timone - poltro71 - 08-07-2015 23:00

Anche a me non fa impazzire l'idea; soprattutto temo il contrasto tra la rigidità dell'acciaio e la flessibilità di tutto il resto, ma credo sia la soluzione più semplice senza stravolgere completamente la struttura del timone.