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Centro di deriva - Hazmat - 16-10-2008 23:10

forse...è meglio leggermente orziera....


Centro di deriva - Frappettini - 16-10-2008 23:14

Devi identificare il centro geometrico della deriva e lo assumi come punto immaginario ove viene applicata la forza che si oppone allo scarroccio (CD). In teoria dovresti considerare anche la superficie dell' opera viva tendendo in considerazione le superfici curve etc etc.

Non è difficile progettare e costruire barche con CD e CV in linea e, con un po' di pratica, arrivi a regolare le vele per raggiungere la giusta centratura per avere la barca neutra.

Orziera o poggera? se proprio devi scegliere è meglio una barca orziera.


Centro di deriva - marpiro - 16-10-2008 23:23

Orziera sbandata in bolina, neutra quando piatta.


Centro di deriva - easysail - 16-10-2008 23:28

Meglio orziera. Con una barca orziera in caso di necessità la barca si mette prua al vento fermandosi, su una poggiera si susseguirebbero una serie di strambate. Le barche vengono progetttate in maniera che risultino essere leggermente orziere piuttosto che completamente neutre.


Centro di deriva - ADL - 16-10-2008 23:29

il DC è la risultante di tutte le forze idrodinamiche sulla parte immersa della barca
se la parte immersa ha una geoemtria semplice si può calcolare 'carta e penna': è il caso di barche piatte e derive semplici, tipo lama col bulbo o trapezi ecc ecc. un chigla lunga al contrario è più problematico.
se prendi una deriva a profilo alare (derivazione NACA)ed ua carena poco significativa dal putno di vista idrodinamico (piatta, semplice, ecc ecc) in prima battuta il CD corrisponde al centro di spinta del profilo, per ogni profilo questo è un dato noto.

quanto alle preferenze barca orziera-poggera tolta la sicurezza è un fatto di gusti, a me piace neutra con molto vento e appena orziera con ariette. ho un timone non compensato, quindi gli sforzi sulla pala non sono nulli, se ho la barca orziera con vento ho difficoltà di conduzione
ciao


Centro di deriva - Frappettini - 16-10-2008 23:42

Non ti so enunciare la formula poichè sono di Coperta e non un Costruttore
Di sicuro devi considerare degli integrali e la cosa si complica; banalizzando, prendi un disegno in scala della tua deriva, tira le bisettrici degli anngoli e dove le bisettrici s' incontrano assumi tale punto come Centro di Deriva. E' molto alla carlona ma è quanto io posso dirti e, immagino, tu possa fare.


Centro di deriva - Frappettini - 16-10-2008 23:49

Ancora più carlonescamente, si.

Tieni presente che a parità di superfice, è meglio avere una deriva stretta e profonda pittosto che lunga e di poco pescaggio.


Centro di deriva - marpiro - 16-10-2008 23:49

No, come per i profili alari è spostato un po' più a prua.


Centro di deriva - Frappettini - 16-10-2008 23:51

toglimi una curiosità: ma cosa stai progettando?


Centro di deriva - tandu - 16-10-2008 23:56

Il bulbo c'entra poco con il centro di deriva. Inoltre è meglio orziera anche per una questione di efficacia allo scarroccio.


Centro di deriva - marpiro - 17-10-2008 00:13

Se proprio insisti...
http://www.cantierino.it/Aarticoli/ProgettoDeriveTimoni/C-Foils.html
un'infarinatura e 100 riferimenti.


Centro di deriva - spooky - 17-10-2008 00:16

Nausica, forse per quello che cerchi ti occorre un libro che parli di progettazione, cercare una risposta sbrigativa e assoluta sulla 'banchina' di un forum non credo sia appropriato.
Al di la del problemino grafico, che ti potrebbe spiegare qualunque patentato come risolvere, influiscono componenti dinamiche che complicano un po' le cose.


Centro di deriva - marpiro - 17-10-2008 00:26

Il calcolo del Cd non è un problema di statica o di geometria ma di fluidodinamica e ci trovi esempi e riferimenti.


Centro di deriva - Frappettini - 17-10-2008 00:28

Amico mio, devi considerare che c'è una categoria di persone che, levando dubbi tipo i tuoi alla gente, ci tira a campare e pure dignitosamente, tali personaggi si chiamano ingegneri navali.

Comunque se proprio vuoi fare da te, metti su google delle parole chiave e vedrai che troverai, da solo, risposte alle tue domande.


Centro di deriva - Gof - 17-10-2008 00:31

<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Nausica
Ho calcolato il Cv del mio barchino
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Come hai fatto?


Centro di deriva - marpiro - 17-10-2008 00:52

Grasso, svergolamento, flusso laminare/turbolento? Quello che hai fatto tu è calcolare il baricentro geometrico dellle tue vele, supposte piatte come un biliardo.
Non per polemizzare, ma le cose sono un po' più complesse.
Se poi vuoi procedere a spanne, va bene, anche il tuo progetto sarà a spanne.


Centro di deriva - Gof - 17-10-2008 01:30

<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Nausica
Il Cv è semplice, bisogna conoscere l'esatte dimensioni delle vele (il mio fiocco e randa sono equivalenti a dei triangoli - per le vele d'epoca la faccenda si complica un pò). Calcolare il centro che unisce le mediane delle vele. Poi è tutta una questione geometrica.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]

Il calcolo del CV e del CD è analogo, devi calcolare il punto di applicazione della forza aerodimamica sulle vele e idrodinamica sull'opera viva.

Se per le vele ti sei accontentato di un'approssimazione con il centro geometrico puoi farlo anche con il centro di deriva: trovi il centro geometrico della sezione verticale dell'opera viva.


Centro di deriva - bullo - 17-10-2008 02:34

Disegna su un cartoncino la sezione longitudinale dell'opera viva, tagliala con una forbice, mettila in equilibrio su uno stuzzicadente o qualcosa di simile, quello è il centro di deriva. Per il CV leggi (TEORIA E PRATICA DELLA VELA) ED. Mursia di Marcaj li troverai tutto quello che ti interessa, anche quanto il CV deve essere messo più avanti del CD Di solito da un12% a un 20% più avanti a seconda se la barca è stretta o larga.
La barca deve essere leggermente orziera di bolina perchè così il timone contribuisce alla portanza. La deriva devia i filetti fluidi al timone, li fa arrivare diritti, se la barca orziera il timone contribuisce ripeto alla portanza, ricorda che questa è proporzionale al quadrato della velocità. La vela è un'opppinione:_


Centro di deriva - enzo - 17-10-2008 04:11

<blockquote id='quote][size='1' face='Verdana, Arial,Helveti' id='quote]Citazione:<hr height='1' noshade id='quote]Messaggio inserito da Frappettini
Devi identificare il centro geometrico della deriva e lo assumi come punto immaginario ove viene applicata la forza che si oppone allo scarroccio (CD). In teoria dovresti considerare anche la superficie dell' opera viva tendendo in considerazione le superfici curve etc etc.

Non è difficile progettare e costruire barche con CD e CV in linea e, con un po' di pratica, arrivi a regolare le vele per raggiungere la giusta centratura per avere la barca neutra.

Orziera o poggera? se proprio devi scegliere è meglio una barca orziera.
<hr height='1' noshade id='quote]</blockquote id='quote][color='quote]Andrea, con scoppolamento a destra.
Ciao, a presto.


Centro di deriva - matteo1783 - 17-10-2008 04:15

Dunque per buttarla giù light data l'ora e dopo aver passato 11 ore a fare calcoli, direi in ordine sparso:

forze viscose, Archimede che va di pari passo a quella che attira i pesi verso il basso Cool, poi ci metterei forze con applicazioni su tutte le superfici immerse (distribuzioni sia isotropiche che non): trasversali, longitudinali e con angoli ibridi. In questo caso la distribuzione del campo di forze varia in base al profilo di ogni componente immerso.

Sto provando a ragionare un po sulla matematica, facciamo le cose complicate: dobbiamo calcolare dei volumi e qui dobbiamo ricorrere a degli integrali tripli, niente di impossibile.

Ironia a parte, se hai dei dubbi precisi, perchè non proviamo a concettualizzare meglio le tue richieste? Dimmi, vuoi fare dei calcoli precisi o dobbiamo costruire un modellino poco reale?

Ricordati che ogni modello posto a contatto con dei fluidi deve tenere fortemente in considerazione delle apparenti staticità e delle dinamicità del fluido con cui è posto a contatto, la fluidodinamica non è cosa da trascurare, cerca il significato del numero di Reynold e come grazie a questo si faccia la modellizzazione in scala.